III Domenica del Tempo Ordinario
Alcuni teologi e filosofi non cattolici – e persino alcuni che si definiscono cattolici – sostengono che Dio avrebbe potuto concepire i Dieci Comandamenti vietando ciò che comanda e comandando ciò che proibisce.
Per esempio, invece di dire «Non uccidere», avrebbe potuto ordinare «Uccidi», o «Menti», o «Odia tuo padre e tua madre»! Avrebbe potuto stabilire Comandamenti contrari a quelli esistenti, e tutto sarebbe andato bene. Dopo tutto, Dio è onnipotente.
Aperte così le porte ad ogni relativismo, per chi nutre un simile pensiero forse è giunto il momento di adattarsi ai nuovi tempi: modernizzazione è la parola d’ordine!
La legge di Dio è in linea con la legge naturale
Niente di più mostruoso, perché «la Legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima» (Sal 19, 8). I Comandamenti sono così conformi all’ordine naturale che gli uomini avrebbero potuto conoscerli anche solo con il lume della ragione, perché «i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi» (Sal 19, 9). D’altra parte, il buon senso ci porta a concludere che nessuna civiltà si reggerebbe in piedi se gli uomini avessero come regola uccidere, rubare, mentire, peccare contro la castità, ecc.
Eppure, al momento attuale quanto siamo lontani da tutto questo?
Isaia sembra profetizzare i nostri tempi quando dice: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro» (Is 5, 20).
E Neemia, nel periodo successivo all’esilio –quando il popolo d’Israele perse la libertà e la terra –, racconta il momento in cui Esdra presenta la Legge davanti all’assemblea e indica la nascita del giudaismo, mostrando che a portare la libertà è il compimento della volontà di Dio (cfr. Ne 8, 2-10).
Siamo membra del Corpo Mistico di Cristo
San Paolo, da parte sua, afferma che la Chiesa è un vero e proprio Corpo, con tutte le caratteristiche del corpo umano, ma un Corpo Mistico, di cui Cristo è il capo e noi le membra (cfr. 1 Cor 12, 12). Ora, il corpo umano è altamente organizzato e funziona attraverso l’azione congiunta di cellule, tessuti, organi e sistemi, che sono organizzati gerarchicamente, sotto il comando e la guida del capo. E così come il disordine nel corpo fisico si chiama malattia, il disordine nel Corpo Mistico si chiama disobbedienza o peccato.
San Luca dedica il Vangelo di questa domenica a Teofilo (cfr. Lc 1, 3) – nome che significa amico di Dio –, come a dire che tutti coloro che accolgono la Buona Novella sono amici di Dio. Alla fine, narra il momento in cui Gesù legge, nella sinagoga di Nazaret, il Libro del profeta Isaia. Dopo la lettura, il Salvatore chiude il libro, Si siede e pronuncia il sermone più breve della Storia: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi» (Lc 4, 21).
Chiediamo alla Madonna che il Vangelo di Gesù si realizzi oggi anche nelle nostre vite. In caso contrario, non staremo onorando il nome di cristiani né il fatto di essere membra del Corpo Mistico di Cristo. ◊