Posso essere perdonato?

Stavo predicando la novena dell’Immacolata Concezione. L’ultimo giorno parlai della Confessione e, senza sapere per quale motivo, affermai che Dio, nella sua infinita misericordia, avrebbe perdonato anche chi avesse ucciso la propria madre mettendole del veleno nel piatto, se si fosse pentito e avesse confessato.

Dopo la predica, ascoltai Confessioni fino a mezzanotte e poi partii per Tortona, a circa dieci chilometri di distanza. Il tempo era terribile, nevicava e faceva freddo. Andavo a piedi, unico mezzo di trasporto a quel tempo. Uscendo dal villaggio, vidi una figura che si avvicinava a me. Pensai: «Se vuole derubarmi, non ho più di cinque lire». Camminava davanti a me e si guardava indietro. Quando arrivai accanto a lui, gli dissi:

— Buona sera!

— Lei è Don Orione, il predicatore? – mi chiese.

— Sì – risposi.

Ho sentito la sua predica. Vorrei sapere se è vero quello che ha detto su uno che ha avvelenato sua madre.

Gli garantii che lo era. Mi disse allora che quell’uomo era lui, perché aveva avvelenato sua madre a causa dei continui litigi che aveva con sua moglie. E chiese:

— Posso essere perdonato?

E cominciò a piangere. Mi raccontò la sua storia, si inginocchiò ai miei piedi e mi chiese di ascoltarlo in Confessione, dicendo:

Da quel momento (del suo grande peccato), non ho più pace. E da così tanti anni!

Gli diedi l’assoluzione, mi abbracciò piangendo e le mie lacrime si unirono alle sue. Continuai il mio cammino con una gioia nel cuore che non avevo mai provato prima in vita mia… Quando arrivai a Tortona, mi buttai sul letto per riposare e sognai il Sacro Cuore di Gesù e la sua immensa misericordia.

PEÑA BENITO, OAR, Ángel.
San Luis Orione y la Divina Providencia.
Lima: Libros Católicos, [s.d.], p.31

 

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