Non ci sono mezze verità nel cuore dell’uomo buono

Nella verità che scaturisce dal cuore del giusto troveremo la strada che conduce alla salvezza in un mondo in cui le guide cieche si moltiplicano.

VIII Domenica del Tempo Ordinario

In un mondo pieno di relativismo morale e dottrinale, la verità sta scomparendo dall’orizzonte degli uomini che in certi momenti confondono la nozione di bene e di male perché si affidano a guide cieche che li faranno cadere in un abisso (cfr. Lc 6, 39).

Il Dott. Plinio Corrêa de Oliveira insegnava che un figlio della Verità ha, «come una delle sue missioni più importanti, quella di ristabilire o ravvivare la distinzione tra il bene e il male».1 Ed è su questa differenziazione che Nostro Signore ci invita a meditare nel Vangelo di questa VIII Domenica del Tempo Ordinario, quando afferma che «non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni» (Lc 6, 43). Infatti, «l’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore», mentre «l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore» (Lc 6, 45).

Molte guide cieche (cfr. Mt 23, 16) sono apparse nel corso dei secoli. Non vivono la verità per se stesse né permettono agli altri di farlo. Sono questi i condannati dal Maestro quando disse ai farisei che stavano chiudendo agli uomini il Regno dei Cieli, perché loro non vi entravano e non lasciavano entrare nemmeno gli altri (cfr. Mt 23, 13). Come possiamo riconoscerli ai nostri giorni? Il Siracide ce lo indica molto bene: «Il frutto dimostra come è coltivato l’albero, così la parola rivela il sentimento dell’uomo» (27, 6). E ancora: «la prova dell’uomo si ha nella sua conversazione» (27, 5).

Siamo chiamati a splendere come astri nel mondo, come ci dice l’Acclamazione al Vangelo (cfr. Fil 2, 15d.16a). Per questo, sarà necessario seguire il consiglio dell’Apostolo, che nella seconda lettura ci supplica: «Rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore» (1 Cor 15, 58). E l’opera del Signore consiste nell’essere giusti, portando sulla nostra bocca la parola della verità che scaturisce da un cuore pieno di amore per Dio.

Dovremo passare per molte tribolazioni, in mezzo al crescente relativismo dottrinale dei falsi profeti di oggi che sembrano condurre l’umanità alla perdizione. Ma confidiamo nella Verità, che ci ha promesso: «Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 24, 13).

Saremo, dunque, salvati dall’aiuto divino che ci giungerà attraverso la Regina del Cielo che, come una stella-guida, guarirà la cecità dei nostri cuori affinché possiamo trovare la verità dove essa è. ◊

 

Note


1 CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Revolução e Contra-Revolução. 9.ed. São Paulo: Associação Brasileira Arautos do Evangelho, 2024, p.191.

 

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