Attraverso la sua materna intercessione, Donna Lucilia ha condotto molte anime a comprendere la bontà di Colui che, più di lei, desidera concedere agli uomini tesori preziosi ed inesauribili.

 

L’intercessione di Donna Lucilia è stata un faro per numerose anime che si sentivano perse nel mare tempestoso della vita. Grazie al suo inestimabile aiuto e alla sua affabile protezione, molti dei suoi devoti possono capire più facilmente che per Dio nulla è impossibile.

Colei, infatti, che ha saputo trarre dal battito del Sacro Cuore di Gesù la forza necessaria per fare della sua vita una manifestazione costante della bontà divina, oggi ha avvicinato innumerevoli persone a Colui che “tanto ha amato gli uomini ed è stato da loro così poco amato”, aiutandole ad affrontare le lotte e le sofferenze dell’esistenza terrena.

“Chissà, se la preghi, le cose magari cambiano “

La Sig.ra Elma all’esterno di casa sua, con una fotografia di Donna Lucilia

Confortata dalla generosa protezione di Donna Lucilia, la sig.ra Elma Regina dos Santos, di Jacareí (Brasile), ci invia la sua testimonianza, desiderosa di esprimere la sua gratitudine per i benefici ricevuti tramite la sua “amica che abita in Cielo”. Riferisce:

“A metà del 2019 ero molto triste, ero depressa, con la vita nel marasma, senza niente da fare. Andavo semplicemente dal lavoro a casa, da casa al lavoro, e non rimanevano più soldi per niente. Avevo bisogno di ristrutturare l’orto della mia residenza, che era molto brutto, c’era solo terra, nient’altro.

“Un giorno chiamai mia madre e dissi: ‘Mamma, la mia vita è molto triste’. Lei mi rispose: ‘Guarda, ho ricevuto la Rivista degli Araldi del Vangelo in cui si parla di una persona di nome Lucilia. Chissà, se la preghi, le cose magari cambiano». Allora pensai: ‘Beh, non ho niente da perdere, la pregherò’”.

“Donna Lucilia, fammi uscire da questa tristezza, dammi le condizioni!”

Così, seguendo il consiglio di sua madre, la Sig.ra Elma iniziò a pregare tutte le sere: “Donna Lucilia, aiutami! Donna Lucilia, fammi uscire da questa tristezza, dammi le condizioni!”.

Tuttavia, nonostante avesse pregato con insistenza per l’intervento di questa generosa signora, un altro contrattempo venne a mettere alla prova la fede della Sig.ra Elma: “Pioveva molto, molto, nella mia città ci fu una tromba d’acqua. Improvvisamente, sentii un rumore enorme in casa. Corsi a vedere: il muro di contenimento del mio orto era caduto. Restavano solo macerie”.

La sig.ra Elma rimase ancora più scoraggiata di fronte a questa tragica situazione: “Non avevo soldi per un muratore, per niente. Riuscivo a malapena a pagare le bollette! Ero impantanata nei debiti. Allora chiamai disperatamente mia madre: ‘Mamma, mi hai detto di pregare, ho pregato e tutto è andato storto, la situazione è peggiorata!’ E lei rispose: ‘Immagina! Se non aveva intenzione di aiutarti, non ti avrebbe fatto nemmeno del male! Confidiamo! Non stai pregando? Abbi fede’”.

In effetti, Donna Lucilia la stava aiutando

La Sig.ra Elma continuò a chiedere aiuto a Donna Lucilia. E non ci volle molto per vedere che le sue preghiere cominciavano già ad essere esaudite. Racconta: “Dopo due giorni mia madre mi chiamò e disse: ‘Elma, non paghi la rata della casa? La casa è assicurata. Chiama la compagnia di assicurazioni e chiedi loro di mandare qualcuno per valutare cosa è successo'”.

Donna Lucilia, infatti, aveva già iniziato ad aiutarla: dopo la valutazione fatta da un ingegnere della compagnia di assicurazioni, la sig.ra Elma riuscì a ricevere l’importo dall’assicurazione e a ricostruire il muro. Il problema che sembrava insolubile era risolto.

Sperava tuttavia che venisse accolta anche la sua prima richiesta, quella di ottenere le risorse per realizzare impianti adeguati nell’orto di casa sua e per acquistare alcuni mobili. Per questo, era essenziale superare alcuni ostacoli nel processo di pensionamento di suo marito. La sig.ra Elma sapeva già dove trovare la soluzione: “Visto che mancava ancora molto di quello che volevamo, iniziai a pregare con più forza Donna Lucilia, chiedendo che mio marito riuscisse ad andare in pensione”.

Ancora una volta, l’aiuto non si fece attendere: il marito riuscì ad andare in pensione, il che permise l’acquisto dei mobili e la realizzazione di tutte le strutture desiderate nell’orto di casa. “Divenne tutto molto bello”, dice la felice beneficiaria.

“Oggi so che ho un’amica in Cielo che si chiama Donna Lucilia”

Grata per i benefici ricevuti, la sig.ra Elma afferma: “Devo tutto questo a Donna Lucilia. Durante la costruzione del muro e i lavori nell’orto, ho avuto problemi con i muratori, con i materiali… Ma ogni volta che chiedevo la sua intercessione, il muratore appariva dal nulla; dal nulla trovavamo un posto più economico dove comprare il materiale. Siamo riusciti a fare un vero miracolo in casa nostra. Siamo molto felici qui e abbiamo la casa dei nostri sogni. Tutto è stato opera di Donna Lucilia. Oggi so di avere un’amica in Cielo che si chiama Donna Lucilia”.

Da allora, la sig.ra Elma non ha cessato di chiedere aiuto alla sua protettrice, né di diffondere tra i suoi parenti e conoscenti il ​​valore della sua preziosa e materna intercessione: “Tale è la mia fiducia in Donna Lucilia che, vedendo mio fratello afflitto a causa di un cancro all’intestino che gli aveva portato grande dolore e preoccupazione, gli ho detto: ‘Colloca la foto di Donna Lucilia sotto il tuo cuscino, lei ti aiuterà’”. E già il giorno successivo un incoraggiamento tranquillizzante era stato dato a suo fratello: la mattina si era alzato animato e deciso a combattere la terribile malattia.

A poco a poco, la fiducia della Sig.ra Elma comincia a beneficiare altri membri della famiglia: “Mia sorella sta facendo la chemioterapia contro un cancro al seno e, da quando ha preso la foto di Donna Lucilia, è diminuito il suo malessere, è su di morale e con la speranza di guarire”.

La sig.ra Elma conclude la sua testimonianza con questa incoraggiante osservazione: “Donna Lucilia è potente e realmente intercede per noi quando glielo chiediamo con fede. È la mia amica che abita in Cielo e mi aiuta tutto il tempo!”

“Abbiamo affidato la risoluzione del problema esclusivamente a Donna Lucilia”

Sig.ra Maria Cecilia

Meravigliata per la rapidità con cui è stata accolta la sua richiesta, la sig.ra Maria Cecilia Silva da Costa Custódio, di Cuiabá (Brasile), ci scrive raccontando di una grazia ricevuta tramite Donna Lucilia:

“Il 5 aprile 2019 ho ricevuto la notizia che un’amica, la Sig.ra Elaine Bonfanti, era gravemente malata, ricoverata in terapia intensiva, con diagnosi di versamento pleurico e il sospetto di avere l’influenza suina. Allora abbiamo iniziato le preghiere… Il giorno 7, primo sabato del mese, abbiamo affidato la risoluzione di questo problema esclusivamente a Donna Lucilia e ci siamo ripromessi di recitare un Rosario in ringraziamento, non appena fosse migliorata”.

La Sig.ra Elaine

Donna Lucilia non ci ha messo molto tempo a mettere il suo scialle incoraggiante sulle preghiere della Sig.ra Maria Cecilia e a ottenere un improvviso cambiamento nella situazione della malata: “Il giorno dopo, abbiamo ricevuto l’informazione che la Sig.ra Elaine era improvvisamente migliorata. Il giorno 9 ha potuto essere trasferita nella sua stanza. Il 13 è stata dimessa ed è tornata a casa”.

Prima ancora che si concludesse una settimana dalla sua richiesta a Donna Lucilia, il problema era risolto!

Preghiere rapidamente esaudite

Dovendo eseguire una puntura al seno destro, guidata dall’ecografia, la sig.ra Maria da Solidade Braúna Gomes, di San Paolo (Brasile), ha chiesto l’intercessione di Donna Lucilia, per ottenere un buon risultato in quell’esame.

E qual è stata la sua sorpresa quando ha saputo di come le sue preghiere fossero state rapidamente esaudite: “Quando ha iniziato l’ecografia, la dottoressa ha informato che la puntura non sarebbe stata più necessaria, poiché l’alterazione descritta nell’esame precedente non esisteva più, c’erano solo semplici cisti”.

*     *     *

Presso il Sacro Cuore di Gesù, Donna Lucilia è disposta a chiedere coraggio, tranquillità e speranza per coloro che la invocano, aiutandoli nella soluzione di tutti i problemi. Così ha fatto crescere molte anime nella fiducia e nell’amore per Colui che, più di lei, può concedere tesori preziosi e inesauribili.

 

“Beati i miti”

 

Il pensiero, rivolto a considerazioni elevate, è notevole nello sguardo. Ella dimostra di possedere il benessere della virtù, dell’accettazione di una sofferenza vissuta in pace.

 

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP

 

La fotografia di Donna Lucilia riprodotta in questa pagina la presenta nel fiore della giovinezza, nei suoi ultimi anni da nubile. È in una terrazza, probabilmente della casa della fazenda Jaguary, a São João da Boa Vista, appartenente a suo padre, il Dott. Antonio Ribeiro dos Santos.

Dolcezza, soavità e bontà

Il pensiero, rivolto a considerazioni elevate, è notevole nello sguardo di Lucilia. La fisionomia denota la precoce serietà di chi, negli anni verdi della propria esistenza, ha già compreso la vita fino in fondo, che la Salve Regina descrive, con bella forza espressiva, come una “valle di lacrime”. Nonostante ciò, in lei non c’è il minimo segno di scoraggiamento, acidità o amarezza. Al contrario, traspaiono soprattutto la dolcezza, la soavità e la bontà. Ella dimostra di possedere il benessere della virtù, l’accettazione della sofferenza vissuta in pace. Pace che, senza rendersene conto, irradia discretamente intorno a sé.

Una beatitudine, tra le altre, viene alla mente di coloro che analizzano Lucilia in questa circostanza: “Beati i miti, perché erediteranno la terra” (Mt 5, 5).

A nessuno è dato mantenersi durevolmente in una vita virtuosa, senza l’aiuto della grazia divina. Si vede da questa fotografia, che si riallaccia a quelle che la precedono, quanto venga condotta bene la vita interiore di Lucilia, sempre più permeata da una tenera devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla sua Santissima Madre.

Il Sacro Cuore di Gesù, devozione di una vita

Fu nella sua candida giovinezza che Lucilia ricevette, da suo padre, la splendida e pia immagine del Sacro Cuore di Gesù, che avrebbe avuto un ruolo enorme nella sua vita interiore, accompagnandola fino all’ultimo segno della croce. La conserverà sempre in una semplice teca di legno, nella sua stanza. Di origine francese, fu acquistato dal Dott. Antonio nella Casa Garraux, la più grande libreria di San Paolo, che vendeva anche alcuni articoli europei, come vini e immagini.

L’intenzione di incoraggiare la pietà di Lucilia era stata la ragione del gesto del padre. Era infatti stupito di vederla recitare il Rosario tutti i pomeriggi, appoggiata al davanzale che dava sul giardino sul retro del palazzetto in cui risiedeva.

Ella riconosceva, ammirava e adorava, attraverso questa immagine, il Sacro Cuore di Gesù, sempre estremamente buono, misericordioso, disposto a perdonare, ma profondamente serio! Traboccante di affetto, ma mai sorridente, mostrava sempre un pizzico di tristezza, quella di chi misura fino in fondo la malvagità degli uomini, e per questo soffre molto. Da qui il fatto che il suo Sacro Cuore era circondato da una corona di spine e trafitto dalla lancia di Longino.

I tratti del suo volto simboleggiavano il dolente lamento contenuto nella famosa frase rivolta da Nostro Signore agli uomini, per mezzo di Santa Margherita Maria Alacoque: “Figlia mia, ecco il Cuore che tanto ha amato gli uomini e che da loro è stato tanto abbandonato!”

Attraverso la devozione al Sacro Cuore di Gesù, Lucilia sviluppò ancora di più nella sua anima il desiderio di fare solo il bene.

Estratto, con piccoli adattamenti, da:
Donna Lucilia. Città del Vaticano-São Paulo:
LEV; Lumen Sapientiæ, 2013, pp.88-93

 

 

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