L’attuale situazione di tensione e malcontento che regna nel mondo intero può essere vista come l’effetto dell’empietà e della corruzione morale, che genera, di conseguenza, le grandi «sfide del mondo: materialismo, relativismo, laicismo».1 Stiamo soffrendo uno scontro di molteplici disordini. Un’immensa oppressione pesa su di noi, ed è inutile cercare di nascondere la gravità dell’ora presente.
Le apparizioni di Fatima ci aprono gli occhi su una realtà seria e tragica: mostrano le offese subite dai Cuori di Gesù e di Maria e le conseguenze catastrofiche di tale situazione per gli uomini. Per questo, Fatima invita i fedeli a vivere in uno stato d’animo di serietà e di compenetrazione, si potrebbe anche dire di compunzione.
Ai pastorelli la Madonna manifestò il suo lucidissimo profetismo, non solo prevedendo gli eventi futuri, ma soprattutto indicando al mondo l’unica via per evitare lo sfacelo. A Fatima, Maria Santissima pone l’uomo moderno dinanzi a un grande bivio: la conversione o la rovina della società attuale neopaganizzata.
Erroneamente, però, molti pensano che ci troviamo in una sorta di vicolo cieco. Questo non è vero, perché la Madonna ci indica la soluzione. L’alternativa che ci presenta non è né scegliere la guerra né scegliere la pace, ma ciò che la Vergine Santissima ha voluto dire a Fatima è: «Scegliete la virtù! Scegliete la Fede! Credete in ciò che vi ho detto, emendate le vostre abitudini!»2
Per andare direttamente al punto, facciamo un’analisi di ciò che c’è di più elevato nella società umana: la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, istituzione divina fondata da Nostro Signore Gesù Cristo stesso nella sua missione terrena, e depositaria di tutti i tesori celesti di cui gli uomini hanno bisogno per salvarsi. Qual è la situazione della Chiesa ai nostri giorni? Non possiamo che sorridere di coloro che ingenuamente ci dicono che è buona! La situazione per la Chiesa è buona solo quando la cultura, le leggi, le istituzioni e la vita domestica sono conformi alla Legge di Dio. E questo non si sta verificando al giorno d’oggi. Non c’è niente di più noto.
Messaggio diffuso ma non messo in pratica
Senza mettere qui in discussione l’ampia diffusione del messaggio della Madonna nelle apparizioni di Fatima, considerando la maggioranza degli uomini, purtroppo non c’è stata una vera corrispondenza alle Sue richieste in un punto fondamentale: non è stato messo in pratica il cambiamento di condotta, né la rettifica della vita e dei costumi. L’umanità non è disposta a battersi il petto e a fare un atto di umiltà, ammettendo i propri errori e i propri peccati.
In questo modo, lo stato d’animo che la Madonna sperava di infondere in tutto il mondo cattolico, di serietà e combattività contro i peccati del secolo per la rigenerazione del mondo, è caduto nel dimenticatoio a causa di una superficialità cronica che chiude le menti a tutto ciò che è sublime, elevato e nobile, come le profezie di Fatima.
Benché proclamato in tante parti del mondo, si può dire che il messaggio trasmesso ai pastorelli sia quello dimenticato per eccellenza. È la dimenticanza di un fatto conosciutissimo, luminoso, ammesso da tutti e testimoniato da migliaia di persone. Dimenticanza che non è solo una distrazione senza colpa, ma la sonnolenza, l’indifferenza e il rifiuto di chi non vuole abbandonare il conforto peccaminoso che il mondo ateo di oggi offre, per non doversi dare alla pratica delle virtù e dei Comandamenti.
Di conseguenza, un cambiamento della società verso la vera conversione diventa sempre più improbabile. E mentre ci avviciniamo al parossismo della degradazione morale, più probabile diventa anche il compimento dei castighi profetizzati da Nostra Signora.
Necessità di infervorarsi nella devozione al Cuore Immacolato di Maria
Entrati ormai da più di due decenni nel XXI secolo, come possiamo favorire la conversione dei peccatori e affrettare il più possibile l’aurora benedetta del Regno di Maria? La Madonna ce lo indica: infervorarci nella devozione al suo Cuore Immacolato, nella preghiera e nella penitenza.
La Vergine di Fatima insistette, in un modo del tutto speciale, sulla devozione al suo Cuore Immacolato. Nel corso delle apparizioni fece riferimento al suo Cuore più di sette volte. Il valore teologico della devozione al Cuore Immacolato di Maria, già così ben dimostrato, trova a Fatima una preziosa e impressionante conferma.
Chi desidera prendere sul serio le rivelazioni di Fatima deve, di conseguenza, accrescere la propria devozione al Cuore Purissimo di Maria, e considerarla come un progresso tra i più alti e solidi nella vita di pietà.
Qualcuno, però, potrebbe chiedersi: a che serve che solo poche persone pratichino questa devozione? Il mondo si convertirà per questo? Si potrà evitare il castigo? La risposta sta nelle parole che la Madonna rivolse a Suor Lucia quando le mostrò il suo Cuore circondato da spine: «Cerca almeno tu di consolarmi».3 Noi dobbiamo voler essere questi figli consolatori di Maria Santissima!
Voce capace di suscitare la più incoraggiante fiducia
Fatte queste riflessioni, la nostra mente si sofferma ora sulla considerazione delle prospettive finali del messaggio di Fatima. Per i cattolici che attendono ardentemente l’intervento di Dio nei nostri giorni così difficili e confusi, questo messaggio è condizionale, perché porta con sé un monito materno, promettendo allo stesso tempo un premio se viene ascoltato e messo in pratica dall’umanità. Così, «per coloro che hanno fede, dal profondo di questo orizzonte oscuramente confuso e torbido, si fa sentire una voce capace di risvegliare la fiducia più incoraggiante: ‘Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà!’ Che fiducia depositare in questa voce? La risposta, che Lei stessa ci dà, si racchiude in un’unica frase: ‘Io vengo dal Cielo’. Ci sono, pertanto, ragioni per sperare. Sperare in che cosa? Nell’aiuto della Provvidenza in ogni opera portata avanti con lungimiranza, rigore e metodo, per allontanare dal mondo quelle minacce che, come altrettante spade di Damocle, incombono sugli uomini».4
Per questo, al di là delle afflizioni e dei castighi che probabilmente verranno, abbiamo davanti a noi i primi sacri raggi dell’aurora del Regno di Maria, che sarà, senza dubbio, la vittoria del Cuore materno e regale della Vergine Santissima. Si tratta di una promessa maestosa portatrice di pace, di entusiasmo e di luce!
San Luigi Maria Grignion de Montfort incoraggia i fedeli ad attendere la venuta di questo Regno di Maria. Nel Trattato della vera devozione alla Santissima Vergine, il Santo francese grida con l’ardore e la fede profonda che lo caratterizzavano: «Ah! Quando verrà questo tempo felice in cui Maria sarà stabilita come Signora e Sovrana nei cuori, per sottometterli pienamente all’impero del suo grande e unico Gesù? Quando verrà il giorno in cui le anime respireranno Maria, come il corpo respira l’aria?».5
Non c’è dubbio che c’è in questa previsione futura, ancora lontana per lo stesso San Luigi Grignion, uno stretto legame con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria annunciato dalla Madonna a Fatima. In questi tempi felici, la Santissima Vergine dovrà stabilire il suo impero nelle anime, nelle istituzioni, nelle nazioni e nel mondo intero.
Eletti della Madonna
Poiché il mondo moderno è inondato di crimini e peccati, e poiché questo implica un periodo di prova per gli autentici cattolici, può accadere che qualcuno si dimentichi che la Divina Provvidenza, nella sua sollecitudine verso gli uomini, susciterà nella Chiesa anime ardenti e salde nella fede, alle quali farà conoscere in qualche modo i suoi disegni e Se ne servirà per promuovere la sua vittoria.
Chi saranno gli eletti della Madonna? Secondo la nostra analisi, pensiamo che formeranno un gruppo notevolmente minoritario, proveniente da tutti gli angoli della terra. A ciascuno, secondo la sapienziale volontà di Maria Santissima, saranno concesse grazie mirabili per superare ardue barriere e a volte penserà di aver fallito completamente. Ma se avrà fiducia fino alla fine, avrà la gioia di contemplare con i propri occhi il glorioso inizio dell’era mariana che non tarderà ad arrivare.
Anche San Luigi Grignion li prevede nella sua Preghiera Infuocata: «È una congregazione, un’assemblea, una scelta, una selezione di predestinati che dovete fare nel mondo e dal mondo: io vi ho scelti dal mondo (Gv 15, 19). È un gregge di pacifici agnelli che dovete riunire tra tanti lupi; una compagnia di caste colombe e di aquile reali tra tanti corvi; uno sciame di api laboriose tra tanti fuchi; un branco di cervi agili tra tante tartarughe; un battaglione di leoni impavidi tra tante lepri timide. Ah! Signore, congrega nos de nationibus (Sal 106, 47). Congregaci, uniscici, affinché sia data tutta la gloria al tuo nome santo e potente». 6
Costoro possono essere paragonati all’acqua che, a un desiderio della Madonna manifestato al suo Divin Figlio, viene tramutata in vino alle nozze di Cana. Sono anime che, di per sé, hanno solo il valore dell’acqua. Tuttavia, essendosi posato su di loro lo sguardo di Maria Santissima, saranno tramutate da Nostro Signore in un vino prezioso, con le migliori grazie e favori che Egli ha lasciato per quest’era mariana.
Un nuovo miracolo di Cana
Il Dott. Plinio prende questo episodio biblico e fa un’interessante analogia a partire da alcuni dettagli noti del fatto:
«Prima di tutto, una crisi: il vino venne a mancare. Si stabilì, così, una situazione di disagio e di angoscia per il padrone di casa. Ecco che la Madonna ripara l’accaduto, interviene e chiede l’aiuto di Nostro Signore.
«Il Divino Maestro, dopo un apparente rifiuto perché non era ancora giunta la sua ora, risponde alla supplica di Maria Santissima e opera lo stupendo miracolo della conversione dell’acqua in vino. Nostra Signora, che ottiene tutto, ottiene da Nostro Signore un miracolo, per così dire prematuro.
«La scena evangelica rappresenta bene il momento attuale che l’umanità sta attraversando. Infatti, non viviamo anche noi una situazione di angoscia? Non possiamo forse dire che l’uomo di oggi sta come gli invitati di quella festa? Gli manca il vino generoso della virtù e della fede, da lui sperperato stoltamente, saccheggiato e, infine, rifiutato.
«E in questa situazione di crisi, la Madonna dice al suo Divin Figlio: ‘Essi non hanno vino, non hanno il tuo Preziosissimo Sangue, non hanno le grazie nella sovrabbondanza desiderata per convertirsi e cambiare la loro situazione’. E Nostro Signore Le risponde, adirato con gli uomini: ‘Cosa c’è in comune tra noi da una parte e loro dall’altra? La mia ora non è giunta’.
«Tuttavia, come alle Nozze di Cana la Madonna disse con la sua immacolata serenità ai servi di fare tutto ciò che Nostro Signore avrebbe ordinato loro ed Egli finì per tramutare l’acqua in vino, trasformando un liquido ordinario e banale in un vino meraviglioso, la miglior bevanda della festa, lo stesso accadrà con il mondo contemporaneo, un mondo vecchio, logoro, rotto, dove il putridume delle nazioni pagane si somma alla corruzione delle nazioni neopagane. Però, attraverso le onnipotenti suppliche della Vergine Santissima ci sarà una trasmutazione, un grand retour,7 un immenso ritorno delle anime pentite ai valori eterni della Fede Cattolica. Allora l’acqua si trasformerà in vino eccellente, il migliore della Storia, si trasformerà nel Regno di Maria».8
Certezza della vittoria di Maria!
Tutto il progresso umano, gli eventi storici lo dimostrano, ha come base e fondamento la fedeltà delle anime a Dio, Nostro Signore, alla stretta unione con Lui, e da questa, a sua volta, deriva l’intera e splendida armonia di relazioni degli uomini tra loro. Per questo motivo, il regno che verrà porterà come frutto la pace che le grandi istituzioni non sono mai riuscite a raggiungere, poiché hanno rimosso Dio dal centro dei loro pensieri. La pace! La vera pace è la pace di Cristo nel Regno di Cristo.
E non è senza ragione che San Luigi Grignion de Montfort chiede al Signore: «Ut adveniat regnum tuum, adveniat regnum Mariae».9 Perché Lei, in quanto Madre del Re, non può che essere Regina, come si contempla nella penna del Dottore Mellifluo quando canta gli onori di sovrana che Ella ha ricevuto ascendendo al Cielo: «Ci sarà qualcuno capace di immaginare la gloria che avvolge ora la Regina del mondo, l’entusiasmo con cui tutte le legioni celesti le vanno incontro, i canti con cui La accompagnano al suo trono glorioso? Con che volto affabile, con che sguardo tenero e con quali abbracci divini La riceve suo Figlio! È esaltata al di sopra di ogni creatura, con l’onore degno di tale Madre e la gloria che si addice a tale Figlio».10
È con giubilante aspettativa che si conclude quest’articolo, nella certezza e nella fiducia della vittoria di Colei che è incapace di illudere, poiché ha promesso: «Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà!». ◊
Tratto, con piccoli adattamenti, da:
«Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà!»
Mira: Associazione Madonna di Fatima, 2017, pp.105-132
Note
1 BENEDETTO XVI. Omelia a Savona, 17/5/2008.
2 CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Conversazione. San Paolo, 12/4/1985.
3 SUOR LUCIA. Memórias I. Quarta Memória, c. II, n. 5. 13.ed. Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2007, p. 192.
4 CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Nobreza e elites tradicionais análogas nas alocuções de Pio XII ao patriciado e à nobreza romana. Porto: Civilização, 1993, pp.154-155.
5 SAN LUIGI MARIA GRIGNION DE MONTFORT. Traité de la vraie dévotion à la Sainte Vierge, n.217. In: Œuvres Complètes. Paris: Du Seuil, 1966, p.634.
6 SAN LUIGI MARIA GRIGNION DE MONTFORT. Prière Embrasée, n.18. In: Œuvres Complètes, op. cit., p.682.
7 Dal francese: grande ritorno.
8 CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Conferenza. San Paolo, 29 gennaio 1967.
9 SAN LUIGI MARIA GRIGNION DE MONTFORT, Traité de la vraie dévotion à la Sainte Vierge, op. cit. p.635. Dal latino: “Affinché venga il tuo Regno, che venga il Regno di Maria”.
10 SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE. Sermón Primero, en la Asunción de Santa María, n.4. In: Obras Completas. 2.ed. Madrid: BAC, 2006, v.ol. IV, p .341.