Profanazioni e atti vandalici in Europa in occasione del Natale
Le celebrazioni natalizie sono state occasione di atti vandalici contro la Chiesa. Nella cappella dell’Ospedale di Barbastro, in Spagna, i ladri hanno aperto il tabernacolo e sparso le Sacre Forme per terra. La diocesi ha espresso la sua «tristezza, costernazione e condanna» per l’accaduto, mentre le autorità competenti stanno cercando di identificare i criminali.
In Francia, le pareti della chiesa di San Rocco, nel centro di Parigi, sono state imbrattate con segni satanici, svastiche e scritte assurde. Nella città di Lorient, la chiesa di Sainte-Anne d’Arvor è stata bersaglio di un attacco in pieno giorno: gli assalitori hanno mandato in frantumi diverse statue, distrutto il presepe e sparso candele sul pavimento. Altre chiese hanno subito attacchi analoghi a Rouen, Puy-de-Dôme, Bordeaux e Nizza.
Alla polizia canadese proibito l’uso dello scudo di San Michele
Sulla base di una legge votata nel 2019 che istituisce il Quebec come uno Stato laico, le autorità del Servizio di Polizia della Città di Montreal hanno ordinato agli agenti di rimuovere dalle loro uniformi gli scudi di San Michele Arcangelo – il santo patrono della polizia canadese – con la scritta «San Michele, proteggici», e qualsiasi altro simbolo religioso durante l’orario di lavoro.
Dalla sua approvazione, questa legge è stata contestata da diversi leader politici e religiosi, che la considerano un affronto alla libertà religiosa e un atto chiaramente discriminatorio.
Beatificata martire brasiliana della castità
Isabel Cristina Mrad Campos, martire brasiliana della castità, è stata elevata all’onore degli altari il 10 dicembre, diventando un modello di purezza per la gioventù dei nostri giorni. La cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo Emerito di Aparecida, Cardinale Raymundo Damasceno Assis, si è svolta a Barbacena, nel Minas Gerais, e ha visto la partecipazione di oltre diecimila fedeli.
Isabel aveva vent’anni e si stava preparando a iniziare la sua formazione in Medicina nella città di Juiz de Fora, nello Stato di Minas Gerais, quando, il 1° settembre 1982, fu aggredita da un uomo che stava montando un armadio nel suo appartamento. Dopo un duro confronto, non riuscendo a vincere la resistenza opposta dalla giovane, l’aggressore le sferrò quindici coltellate, causandone la morte. In questo modo Isabel coronò una vita ricca di pietà, di preghiera e di frequenza ai Sacramenti.
Un miracolo in mezzo ai bombardamenti russi
Alla vigilia della grande festività natalizia nella città di Kherson, in Ucraina, due bombe sganciate dalle forze russe sono penetrate in una chiesa cattolica di rito latino gremita di fedeli, e inspiegabilmente non sono esplose. Secondo i testimoni, una di loro si è rotta nell’impatto con il suolo e l’altra è rimasta incastrata in una parete.
Menzionando l’accaduto, Mons. Stanislav Szyrokoradiuk, OFM, Vescovo di Odessa-Simferopol, durante l’omelia della Messa della Vigilia nella cattedrale di Odessa ha commentato: «Si stanno verificando molti casi miracolosi. Dio comanda. Una persona spara, ma Dio controlla le bombe. Se noi preghiamo, se confidiamo in Dio, Dio controlla le bombe».
Riassumendo un anno di persecuzioni contro la Chiesa
L’anno 2022 si chiude con un saldo di più di cento sacerdoti e suore sequestrati, detenuti o assassinati nel mondo. I dati allarmanti sono stati raccolti dalla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre e dimostrano l’urgente necessità di trovare soluzioni concrete per garantire la sicurezza e la libertà dei religiosi.
Tra i paesi con il maggior numero di aggressioni ci sono: Nigeria, Haiti, Messico, Repubblica Democratica del Congo, Mali, Camerun, Etiopia, Mozambico, Filippine e Burkina Faso. In Cina le comunità clandestine hanno subito la perdita di almeno dieci sacerdoti detenuti dalle autorità locali e in Ucraina quattro sacerdoti sono stati arrestati mentre svolgevano le loro funzioni pastorali nei territori occupati dalla Russia.
Un’altra situazione preoccupante è quella che stanno vivendo i cattolici in Nicaragua, dove almeno undici chierici sono ancora detenuti dalle autorità, ad altri è stato vietato di lasciare le loro parrocchie e a una dozzina di persone viene impedito di tornare nel Paese.
È deceduto Mons. Jonas Abib, fondatore di Canção Nova
Il 12 dicembre, Mons. Jonas Abib, fondatore di Canção Nova, è deceduto a Cachoeira Paulista, a San Paolo, all’età di 85 anni. La sua morte è avvenuta dopo un lungo trattamento chemioterapico per un mieloma multiplo.
Nato il 21 dicembre 1936 a Elias Fausto, San Paolo, entrò nel seminario salesiano all’età di dodici anni, iniziando la sua formazione e la sua vita sacerdotale sotto il motto Fatto tutto per tutti. Nel 1978 fondò la Comunità Canção Nova, riconosciuta dal Vaticano nel 2008. Durante il suo percorso promosse eventi e ritiri per i giovani, avviò la Radio e la TV Canção Nova e lasciò un’istituzione fiorente, che attualmente conta più di milletrecento membri in Brasile e all’estero. Nel 2007 ricevette da Papa Benedetto XVI il titolo di monsignore, in riconoscimento dei rilevanti servizi prestati alla Chiesa.
Oltre due milioni di cattolici negli Stati Uniti
Il Censimento Religioso degli Stati Uniti – USRC, sigla in inglese –, uno studio condotto ogni dieci anni dall’Associazione degli Organismi Religiosi Americani, ha rivelato nella sua ultima edizione, per quanto riguarda il decennio 2010-2020, che la Chiesa Cattolica nel Paese ha ricevuto un aumento di due milioni di fedeli grazie alle comunità di immigrati ispano-americani.
Con sessantuno milioni di membri distribuiti in più di diciannovemila circoscrizioni, oggi i cattolici sono circa il 19% della popolazione degli Stati Uniti e la maggiore istituzione religiosa del Paese.
Un meraviglioso ricordo del Natale ad Assisi
Affreschi del pittore rinascimentale Giotto hanno illuminato la città di Assisi durante il periodo natalizio, ricordando i primi presepi della Storia elaborati dal Poverello.
Sulla facciata di diverse chiese della città sono stati proiettati gli affreschi con scene dell’Annunciazione e della nascita del Bambino Gesù, permettendo ai passanti di penetrare più profondamente nei misteri del Natale attraverso più di diecimila metri quadrati di dipinti.
Il Ministero pubblico raccomanda di smettere di pregare il Padre Nostro nelle scuole
In un nuovo attacco di laicismo aggressivo, gli alunni della Scuola Elementare Municipale João Etchebehere, di Rifaina, San Paolo, non potranno più iniziare la loro giornata di studio pregando il Padre Nostro. Questa è stata la sorprendente decisione del procuratore della Repubblica Alex Facciolo Pires, che ha dato ascolto a una denuncia presentata da una delle insegnanti dell’istituto. «Le istituzioni pubbliche devono adottare una posizione neutrale in campo religioso, ricercare l’imparzialità in tali questioni e non sostenere o discriminare alcuna religione. Il fatto che nessun genitore si sia lamentato della posizione della scuola è irrilevante», ha detto il procuratore.
Anche gli altri istituti della rete comunale dovranno rispettare la norma che prevede la cessazione di tutte le attività religiose o la diffusione di elementi legati alla Fede tra gli studenti.