Devozione o turismo a Santiago de Compostela?
Mosse dalla fede, oltre settantamila persone hanno percorso lo storico cammino di Santiago de Compostela nel 2022. Il dato è emerso da un’indagine condotta dall’Associazione dei Comuni del Cammino di Santiago, che ha rivelato che almeno il 20% dei camminatori ha intrapreso il percorso in spirito di pellegrinaggio.
Per accrescere la motivazione religiosa di questo cammino, i Vescovi spagnoli hanno messo in atto nuove forme di apostolato – come i centri di Accoglienza Cristiana nei Cammini di Santiago, nonché l’aumento dei simboli cattolici, come croci e immagini dell’Apostolo, lungo il percorso – al fine di offrire ai pellegrini un’opportunità per ravvivare la loro fede, a cui il cammino, per la sua stessa forza storica e spirituale, già predispone.
Aumenta il numero di battesimi nella Veglia Pasquale
Le celebrazioni della Settimana Santa hanno portato nuova vita alla Chiesa universale, con migliaia di Battesimi che hanno avuto luogo durante la Veglia Pasquale.
Solo negli Stati Uniti, più di quattromila catecumeni hanno ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana. L’Arcidiocesi di Atlanta è la più favorita, con 1.831 nuovi membri, seguita dall’Arcidiocesi di Washington, con 1.000 battezzati, da quella di Baltimora, con 500, e da quella della Louisiana, con oltre 300. Va notato che l’Eucaristia è stata un fattore determinante in molte di queste conversioni.
In Europa, la Conferenza Episcopale francese ha riferito che sul suo territorio sono stati battezzati 5.463 adulti – con un aumento del 28% rispetto allo scorso anno – e ha sottolineato il notevole numero di giovani tra i diciotto e i venticinque anni che si sono convertiti alla Fede Cattolica.
Austriaci vogliono i crocifissi nei luoghi pubblici
Un recente sondaggio condotto su richiesta della rivista Profil ha rivelato che la maggioranza degli austriaci – il 67% della popolazione – è favorevole a lasciare i crocifissi nei luoghi pubblici, come scuole e ospedali, e a mantenere le celebrazioni pasquali negli asili e nelle scuole.
Il 62% degli intervistati giustifica la scelta di mantenere le festività pasquali perché si tratta di celebrazioni ad alto contenuto cristiano che fanno parte della tradizione austriaca, mentre il 30% le considera solo come piacevoli festività per i bambini. Tuttavia, due terzi della popolazione ritiene che le celebrazioni di Pasqua e Natale tendano a diminuire o a scomparire del tutto nelle scuole per deferenza nei confronti di persone di altre fedi.
«La notte dei confessionali»
Più di duecento chiese in Polonia hanno aderito alla campagna “Notte dei Confessionali”, un’occasione in cui i fedeli possono ricorrere al Sacramento della Penitenza in orario notturno, per prepararsi alle solennità pasquali. L’iniziativa, in corso da tredici anni, mira a soddisfare le esigenze dei cattolici che sono più impegnati durante il giorno.
Quest’anno i fedeli hanno avuto a disposizione una speciale pagina web e un’app che hanno permesso loro di scoprire quali chiese offrivano le Confessioni serali e di prenotare un orario, oltre a scaricare preghiere e persino un esame di coscienza come guida nella preparazione.
I cattolici costruiscono una cappella in Vietnam
Dopo decenni di perseveranza, nonostante l’opposizione del governo, una piccola comunità di fedeli cattolici ha eretto la propria cappella nei pressi di Sơn Thịnh nel distretto di Văn Chấn, Yên Bái, nel nord-ovest del Vietnam.
La cappella di 300 metri quadrati, ancora priva di porte e finestre, è il primo trionfo della comunità, che dagli anni ‘80 lotta per mantenere viva la fede tra l’ostilità dell’autorità civile e la precaria assistenza sacramentale disponibile nella regione.
Rinvigorimento della fede a Berlino
Nota come la “capitale atea d’Europa”, Berlino è oggi teatro di innovativi sforzi di evangelizzazione che possono rappresentare una vera risposta della Provvidenza alla crescente scristianizzazione del continente.
I cattolici della Parrocchia di San Clemente, ad esempio, situata a due chilometri dal Bundestag, hanno acquistato la chiesa nel 2006, quando l’Arcidiocesi di Berlino stava attraversando una grave crisi finanziaria e dovette venderla, e hanno invitato i padri vincenziani dell’India a stabilirsi lì e a dare loro assistenza sacramentale. Da allora la chiesa – forse l’unica a Berlino – ospita l’Adorazione Eucaristica permanente, ventiquattro ore al giorno, per tutta la settimana, con una grande affluenza di fedeli.
Altre iniziative, come quelle guidate dall’ex direttore delle relazioni internazionali della compagnia aerea Lufthansa, Jan Philipp Göetz, includono progetti di formazione dottrinale presso un’accademia di filosofia e un’associazione di imprenditori. Ci sono anche gruppi cattolici che combinano la devozione mariana con le sfide poste dalle nuove tecnologie digitali e promuovono la recita del Rosario nelle strade della città.
Secondo un sacerdote berlinese, per i nuovi evangelizzatori in una Germania che ha dimenticato il Cristianesimo, è sempre più chiaro che «chi è fedele a Cristo è circondato da altri che dicono che è nostro dovere abbandonare ciò che Gesù ci ha insegnato e ciò che abbiamo fatto per duemila anni, e aggiornarlo per il XXI secolo»; ma «in questi giorni il nostro compito è stare ai piedi della Croce e rimanere con Gesù e Maria».
Prima Messa, dopo vent’anni di dominio fondamentalista
Nel mese di marzo, il Monastero di San Michele a Mosul, in Iraq, ha nuovamente celebrato il Santo Sacrificio dell’altare tra le sue mura. Sei anni dopo la liberazione della città, in un paesaggio ancora devastato da vent’anni di combattimenti nel Paese, l’Arcieparca metropolita di rito caldeo, Mons. Najib Mikhael Moussa, OP, ha presieduto la Messa nel monastero, concelebrata dal Vescovo di Alqosh, Mons. Paul Thabet Habib Yousif Al Mekko. Durante l’invasione dello Stato Islamico, il sito è stato deliberatamente saccheggiato e vandalizzato dai fondamentalisti, oltre ad aver subito numerosi bombardamenti in quanto era utilizzato dai jihadisti come rifugio e deposito di armi.
Da parte sua, l’Arcieparca siriaco di Mosul, Mons. Benedict Younan Mubarak Hano, ha avuto la gioia di celebrare ad aprile la Messa di Prima Comunione di centoquindici bambini nella Chiesa di San Giovanni Battista, situata nella città irachena di Qaraqosh, anch’essa occupata dallo Stato Islamico tra il 2014 e il 2016. Durante questo periodo, i fondamentalisti hanno bruciato e profanato diverse chiese locali e i cristiani che non sono riusciti a fuggire sono stati torturati e uccisi.
Insegnante italiana sanzionata per aver pregato con gli alunni
A metà marzo, un’insegnante di scuola elementare è stata punita con venti giorni di sospensione e una riduzione dello stipendio per aver recitato parte del Rosario con gli alunni di una scuola pubblica nel comune di San Vero Milis, in Sardegna.
L’insegnante, Marisa Francescangeli, aveva realizzato con i bambini un braccialetto a forma di rosario la vigilia di Natale e li aveva invitati a pregare. Le lamentele di alcuni genitori hanno motivato le misure disciplinari imposte dal consiglio scolastico, suscitando discussioni polemiche sui mezzi di comunicazione italiani.