Legame d’unione con Gesù e Maria

È triste pensare che ci siano così tante persone con aspirazioni elevate e sincere, alla ricerca di cose nobili, e così poche che riescono a raggiungere il loro fine; così tante, dice Godinez, invitate alla perfezione, e così poche che rispondono alla chiamata; così tante che si mettono all’opera con ardore e saggezza, e che muoiono con la torre ancora da edificare. […] Mi sono convinto […] che la causa comune di tutti i fallimenti sulla via della perfezione sia la mancanza del dolore costante per i peccati. […] Così come tutte le buone opere che non sono fatte da Dio si riducono in polvere, così anche ogni santità perderà il suo principio di progresso se sarà separata dal dolore costante dei peccati, poiché il principio del progresso non è solo l’amore, ma l’amore che nasce dal perdono. […]

È un dolore tranquillo. Più che turbare l’anima appagata, placa l’anima inquieta. Calma i rumori del mondo e corregge la loquacità dello spirito umano. Addolcisce le asprezze, modera gli eccessi e mitiga tutto con un incanto dolce, benevolo e ineguagliabile. È soprannaturale, perché non ha motivo per cui nutrirsi. È tutto di Dio e per Dio. Piangiamo il peccato già perdonato, e non quello che ci mette in pericolo, e così si trasforma in fonte d’amore. Amiamo perché molto ci è stato perdonato, e perché ricordiamo sempre quanto ci è stato perdonato. Amiamo perché il perdono ha distrutto il timore. Amiamo perché consideriamo, con ammirazione, la compassione che si è degnata di visitare tanta miseria. Amiamo perché la dolcezza del rimorso è simile alla fiducia filiale dell’amore.

E così, il dolore costante per i peccati è l’unico parallelo che si può stabilire tra le nostre anime e il dolore misterioso e perenne di Gesù e di Maria; e il fatto che questo dolore Li abbia sempre accompagnati, nonostante la loro purezza, sembra rivelare quanti segreti di santità cristiana siano nascosti in una malinconia così dolce e soprannaturale.

FABER, CO, Frederick William.
“Progresso nella vita spirituale”. Due fratelli:
La mia biblioteca cattolica, 2024, pp. 345-352

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Altro dall'autore

Articoli correlati