Come coniugare la visione di un Gesù così forte, così incomparabile, così unico con quella di un Gesù così misericordioso e accessibile ai più piccoli?

Come immaginare che in un Bambino appena nato a Betlemme, la cui anima conteneva tutti i candori e le innocenze immaginabili ed escogitabili, già c’era l’Eroe che avrebbe sofferto in un modo tale da impressionare gli uomini fino alla fine del mondo?

In Nostro Signore queste e molte altre perfezioni si armonizzavano in modo ineffabile. Egli è molto più grande del campo della nostra visione.

Plinio Corrêa de Oliveira
In rilievo: Gesù Bambino con i simboli della Passione – Collezione privata

 

Articolo precedente“Una coppia di tortore o di giovani colombi…”
Articolo successivoRivista Araldi del Vangelo, Anno XXIII, n 214, Marzo 2021

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui