È insito nello spirito umano essere alla ricerca dell’unum delle cose, nel senso che l’intelligenza tende a raggiungere un punto che definisca e sintetizzi ciò che è stato conosciuto nei dettagli e analizzato nelle sue minuzie. Queste pagine, senza dubbio, non sfuggono alla regola.1
Sarà stato detto tutto sul Dott. Plinio, sul suo spirito e sulla sua vocazione…? Coloro che lo hanno conosciuto possono affermare con certezza di no
Al termine della lettura, è inevitabile essere alla ricerca di una conclusione. Subito sorgeranno nella nostra mente le seguenti domande: «Sarà stato detto tutto sul Dott. Plinio? Sono stati delineati completamente i suoi tratti? La sua vocazione e il suo ruolo nella Storia sono stati integralmente compresi?».
Forse un lettore poco informato potrebbe propendere per una risposta affermativa. Tuttavia, chi ha frequentato il Dott. Plinio è di altro avviso…
Torre la cui cima si perde nel cielo
Sebbene la presente pubblicazione fornisca un’idea di chi egli sia stato, mettendo in evidenza molteplici aspetti della sua anima, si giunge alla conclusione che è estremamente difficile cogliere pienamente la vocazione e lo spirito di un uomo che, a sessant’anni, poté affermare che l’insieme delle sue memorie avrebbe potuto riempire un’opera di oltre cento volumi!2
Né il dono insigne di profetismo e di discernimento degli spiriti, grazie al quale era in grado di vedere le anime, penetrare le circostanze a distanza e descrivere un paese in cui non era mai stato; né la sua personalità energica, splendidamente coraggiosa e rappresentativa della grandezza di Dio; e neppure la sua bontà paterna, che attirava a sé numerosi figli: nulla di tutto ciò lo descrive nella sua interezza.

Egli stesso testimoniò, in diverse occasioni, di aver sperimentato a proposito di se stesso, in modo piuttosto fugace, la curiosa sensazione di qualcuno posto alla finestra di una torre di cui non riusciva a vedere la sommità.
In effetti, la Provvidenza ha voluto elevarlo come una torre di sapienza: coloro che vi entravano acquisivano conoscenze mai insegnate nelle università, né trovate nei libri. E chi viveva con lui aveva l’impressione di essere più vicino a Dio, tanto era ardente nella sua anima una fiamma di entusiasmo inestinguibile, una colonna di fuoco così elevata che la sua punta si perdeva nel cielo.
Una missione da compiere
Tuttavia, non è soltanto a causa dell’ampiezza e della ricchezza delle sue qualità che risulta arduo presentare l’immagine completa del Dott. Plinio. C’è un’altra ragione molto più profonda, basata sul fatto che la sua missione provvidenziale non si è ancora realizzata sulla terra. Lungi dall’apprezzarlo come un personaggio del passato, la cui carriera si è conclusa il 3 ottobre del 1995, è necessario considerarlo in intima relazione con l’attuale svolgersi degli eventi.
Le persecuzioni, le calunnie, l’oblio, persino la morte e il granito di una tomba non sono in grado di impedire alla sua luce di risplendere
Quanti uomini passano per la vita come foglie di un albero che, una volta secche, vengono portate via dal vento, e il cui ricordo non perdura!
C’è però un principio diffuso in tutta la Storia riguardo ai valori spirituali: ogni volta che un uomo, assistito da singolari doni dello Spirito Santo e contraddistinto da una chiamata speciale, sembra estinguersi nell’ostracismo, a un certo punto gli ostacoli eretti dai suoi nemici per nascondere la bellezza e la grandezza della sua persona non reggono più.
Né le persecuzioni, né le campagne di calunnie o di silenzio degli avversari, né l’oblio di alcuni tra i suoi che gli erano stati più vicini, né tantomeno la morte e il granito di una tomba sono capaci di impedire alla sua luce di risplendere, imponendosi sulle tenebre…
La sua luce risplenderà per l’umanità intera!
Queste erano le mie riflessioni nei giorni che precedettero la scomparsa del Dott. Plinio e, soprattutto, durante il funerale, quando sentii l’abbandono in cui se ne andava, dimenticato e rifiutato da molti, al punto che nessuna autorità ecclesiastica, civile o militare si presentò per rendergli l’ultimo omaggio. Egli fu sepolto solo dai suoi figli.

Di fronte a tale realtà, ero portato a concludere: «È un mistero. Non è possibile che un uomo della statura morale del Dott. Plinio muoia isolato e scompaia nelle brume della Storia come tanti altri. Se gli uomini gli voltano le spalle, gli Angeli e i beati scendono dal Cielo sulla terra per assistere alle sue esequie! Passeranno mesi, forse anni, ma sorgerà l’aurora in cui, per influsso della grazia divina, la sua luce risorgerà dalle nebbie e, come un sole cocente e splendente di mezzogiorno, rifulgerà per l’umanità intera!».
Già durante le Sante Messe e le altre celebrazioni prima della sepoltura del Dott. Plinio, notando l’atmosfera di fede che regnava nell’ambiente, ebbi modo di confermare la mia convinzione filiale. Lungi dall’esserci reazioni di abbattimento, tristezza o incredulità, il primo effetto della sua dipartita da questo mondo fu un’ondata di nuove e intense grazie tra i suoi seguaci autentici, che riempì tutti di gioia nonostante l’apparente tragedia.
Mai i suoi figli spirituali dimostrarono in modo così chiaro la certezza nella vittoria della sua missione come in quelle toccanti cerimonie. Erano lì con il volto sereno, a testa alta e petto in fuori e con espressione ferma e fiduciosa.
Dio e i suoi eletti non muoiono
A partire da quei giorni, accadde in me qualcosa di simile a quanto era avvenuto in occasione della morte di Donna Lucilia: mi era difficile abituarmi all’idea che il Dott. Plinio fosse morto. Lo sentivo vivo, costantemente alla mia portata; non più come prima, quando lo conducevo sulla sedia a rotelle, ma precedendomi lungo il cammino e, come se camminasse all’indietro, in modo da favorire uno scambio di sguardi.
Tale era la corrispondenza d’animo con il Dott. Plinio che, essendo egli nell’eternità, la sua presenza si faceva ancora più viva nel profondo del cuore di Mons. João
Inoltre, percepivo un’azione sempre più intensa dello spirito del Dott. Plinio che operava dentro di me, in un modo difficile da esprimere a parole. Il legame con lui era stato così forte che, ora che era nell’eternità, la sua presenza si faceva ancora più viva nel profondo del mio cuore, in un vero e proprio fenomeno mistico.
D’altra parte, col passare del tempo, questa ispirazione soprannaturale rimaneva anche negli altri suoi seguaci, uniti nell’entusiasmo e nella fedeltà al loro maestro. La sua figura era viva nella memoria di tutti e, dal Cielo, era un canale di santità per i suoi discepoli.

Vale la pena ricordare qui la frase pronunciata dal presidente cattolico dell’Ecuador, Gabriel García Moreno, pugnalato e agonizzante sul selciato, di fronte al Palazzo del Governo a Quito: «¡Dios no muere!»3
Ora, se Dio non muore, non muore neppure un uomo di Dio, proprio perché è un riflesso di Dio!… La morte è una parentesi che esiste solo se considerata nella prospettiva del tempo; davanti al trono di Dio, i suoi eletti sono sempre vivi.
Infatti, sebbene il Dott. Plinio abbia sperimentato fisicamente il transito della morte trent’anni fa, il suo spirito continua a vivere e ad essere attivo e, con l’aiuto della Mediatrice di tutte le grazie, rimarrà immortale nella sua opera per i secoli a venire. Egli è vivo nei suoi scritti, vivo nel prezioso lascito delle sue spiegazioni, vivo nei percorsi indicati, vivo nelle consuetudini che ha istituito; ma ancora di più, è vivo nel tipo umano che ha ispirato, cioè in coloro nelle cui anime è stato piantato un seme di profetismo partecipativo del suo stesso carisma.
Primi albori del Regno di Maria
Il Dott. Plinio ha trascorso tutta la sua esistenza desiderando ardentemente il Regno di Maria; regno previsto da San Luigi Maria Grignion de Montfort e annunciato da Nostra Signora ai tre pastorelli di Fatima; regno da lui intravisto già nell’adolescenza e oggetto continuo della sua contemplazione estatica; un regno in cui, insomma, i frutti del preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo e delle lacrime di Maria sarebbero diventati pienamente effettivi sulla faccia della terra.
Il suo spirito continua a vivere e rimarrà immortale nelle anime in cui è stato piantato un seme di profetismo partecipativo del suo stesso carisma
Eppure, la Provvidenza ha voluto portarlo via da questa vita prima che potesse vedere con i propri occhi il compimento della promessa… Indubbiamente lo vedrà con gli occhi dell’anima dalla prospettiva dell’eternità, e la sua missione si compirà, come sempre ha sperato, attraverso i suoi figli spirituali.
A un certo punto, per la legge della Storia, ci sarà da parte di Dio una manifestazione gloriosa! La Rivoluzione, denunciata dal Dott. Plinio nel corso di tanti anni, sarà umiliata, condannata e sconfitta, e la Chiesa rifiorirà con una bellezza, una luce e un vigore totalmente inediti.

Quando avverrà tutto questo? Non lo sappiamo. Ma dall’alto della montagna della fede si intravedono già i primi bagliori della magnifica luce del regno della Santissima Vergine sulla terra. Possa Lei, secondo il mio ardente desiderio, servirsi di queste pagine per affrettare il momento in cui sarà proclamato in modo concreto e definitivo il trionfo del suo Cuore Immacolato! ◊
Note
1 Il presente articolo è una trascrizione del capitolo conclusivo dell’opera in cinque volumi scritta da Mons. João sul Dott. Plinio (cfr. Il dono della sapienza nella mente, nella vita e nell’opera di Plinio Corrêa de Oliveira. Città del Vaticano-São Paulo: LEV; Lumen Sapientiæ, 2016, vol.V, pp.479-486). Con piccoli adattamenti volti a renderlo più accessibile al lettore, il testo si presta perfettamente a concludere questo numero della nostra Rivista dedicata all’insigne leader cattolico.
2 Cfr. CLÁ DIAS, EP, João Scognamiglio. Il dono della sapienza nella mente, nella vita e nell’opera di Plinio Corrêa de Oliveira. Città del Vaticano-São Paulo: LEV; Lumen Sapientiæ, 2016, vol.I, p.29.
3 GALVEZ, Manuel. Vida de Don Gabriel García Moreno. Madrid: González, 1945, p.480.