Diceva [Santa Maria di Gesù Crocifisso]: «L’obbedienza è per l’anima ciò che le ali sono per l’uccello. Infelice l’uomo che non sacrifica tutto all’obbedienza: il suo desiderio, la sua volontà, tutto ciò che gli piace. Se non fa questo sacrificio, non vedrà mai Dio. L’anima che obbedisce a Dio obbedisce al suo superiore: è regina della pace e della gioia. L’anima che non obbedisce a Dio, invece, non obbedisce al superiore e diventa regina del turbamento e dell’agitazione. […]
«La sottomissione e l’obbedienza sono due ceri fatti per rischiarare l’anima nelle tenebre… È proprio nei momenti bui, terribili, che bisogna lasciarsi guidare dall’obbedienza. Bisogna ubbidire sempre, sottomettere la propria volontà a quella dei superiori. Non bisogna avere seconde intenzioni. A Dio non piace un’anima che non obbedisce, che non sottometta il suo giudizio. Non bisogna mercanteggiare con Gesù. Se agisci per Lui, fallo interamente: a Lui non piacciono i mezzi termini. Un’anima che non Gli dà tutto, è come un’anima tiepida, e Gesù la vomita dalla sua bocca».
ESTRATE, Pierre. “Il piccolo nulla”. Roma:
Casa Generalizia Carmelitani Scalzi, 1999, p.173