Un esempio di resistenza

«Com’è piacevole essere un’anatra! Senza difficoltà o imbarazzo, trascorre la sua esistenza a spostarsi senza incontrare ostacoli...». È un illuso chi si lascia condurre da una simile riflessione, che non lo eleva in alcun modo a Dio.

Ti invito, caro lettore, a lasciare le faccende pratiche della vita quotidiana e a riposare un po’ nelle lezioni che Dio ha lasciato magnificamente “scritte” nella creazione. Eleviamo il nostro spirito attraverso la contemplazione e conviviamo un po’ con il soprannaturale. Che cos’è l’ammirazione se non trovare il Creatore riflesso nella sua opera?

La scena è semplice: un’anatra che nuota da una parte all’altra nelle acque di un fiume. Il suo portamento denota nobiltà e tranquillità.

Qualcuno carico di problemi, oppresso da ansie e messo nella prospettiva di nuovi scontri, potrebbe “invidiare” quest’esistenza pacata e tranquilla. «Com’è piacevole essere un’anatra! Senza difficoltà o imbarazzo, trascorre la sua esistenza a muoversi senza incontrare ostacoli…», potrebbe pensare il nostro spettatore. Ma si starebbe illudendo se si lasciasse condurre da una simile riflessione, che non lo eleverebbe in alcun modo a Dio…

Se in ogni cosa ci sono “firme” della grandezza del Signore, ecco che, nel considerare il semplice uccello, ne troviamo una delle più belle: la lotta! Oserei dire che questa non è solamente una componente dell’esistenza terrena, ma il suo culmine. Infatti, versando il suo preziosissimo sangue sulla Croce, Gesù non ha fatto altro che lottare per liberarci dal peccato, aprirci le porte del Cielo, distruggere il potere dell’inferno e trionfare nell’universo. Se persino Lui l’ha desiderata, perché noi dovremmo disprezzarla?

Forse il lettore sta pensando che l’autrice di questo articolo abbia perso il filo logico dell’idea che voleva trasmettere… No! È esattamente nel piacevole dislocarsi dell’anatra sull’acqua che sta il punto centrale della nostra meditazione!

Anatre di torrente (Merganetta armata)

A volte la corrente diventa così forte che può trascinarla via. Per mantenere la sua dignità e arrivare dove vuole, deve fare lo sforzo di nuotare costantemente controcorrente. Non sembra, non è vero? Nessuno lo vede, ma l’uccello combatte una vera e propria battaglia per mantenersi sulla sua rotta.

Se la lotta è presente persino nell’esistenza degli esseri irrazionali, cosa si può dire della vita quotidiana di colui che è il re della creazione, l’uomo?

Spetta a ciascuno di noi, qualunque sia lo stato di vita, rimanere saldo nei principi della Fede e negli ideali che ha abbracciato. Nei più svariati contesti in cui siamo inseriti, ci sarà sempre un relativismo, un “allentare le briglie”, un indugio che ci fa vacillare tra lo spirito del mondo e lo spirito di Cristo. Ora – come ben sappiamo – chi non è totalmente con Nostro Signore è contro di Lui (cfr. Mt 12, 30; Lc 11, 23)…

Anatra mandarina (Aix galericulata)

È e sarà sempre un fattore di aspre battaglie la “corrente” del demonio, del mondo e della carne, sia dentro che fuori di noi. D’altronde, bisogna ricordare che gli scontri interiori sono più silenziosi, ma anche più complessi; gli uomini non li vedono, solamente Dio li contempla.

Se le anatre fossero mediocri e si scoraggiassero con l’aumentare della forza delle acque, certamente la nostra generazione non le conoscerebbe, perché il fiume le avrebbe inghiottite tutte… È dunque ugualmente necessario che mettiamo tutto il nostro impegno nel mantenerci integri nella lotta contro lo spirito del male!

Anatra domestica (Anas platyrhynchos)

Oggi conosciamo e veneriamo innumerevoli eroi che non hanno risparmiato sforzi per far ondeggiare lo stendardo della Fede nei venti della Storia. Il Cielo non vuole che siamo come loro? A tal fine, l’importante è andare avanti con l’audacia propria dei figli della luce, pieni di fiducia nell’azione divina, senza mai arretrare o desistere. «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Rm 8, 31). Forse molti non vedono le battaglie che sosteniamo per la vittoria della Madonna, come avviene nella discreta resistenza delle anatre. Ma l’Onnipresente ci segue, e questo sguardo ci basta!

 

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