La Polonia rinnova la consacrazione al Sacro Cuore di Gesù

In una cerimonia presieduta da Mons. Stanisław Gądecki, Arcivescovo di Poznań e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, tenutasi l’11 giugno, i Vescovi della Polonia hanno rinnovato la consacrazione del loro paese al Sacro Cuore di Gesù.

Riferendosi a una vetrata della Basilica del Sacro Cuore a Cracovia, dove si è tenuta la cerimonia, Mons. Gądecki ha affermato che i cattolici devono vedervi “una chiamata a fare del Cuore di Dio il centro dell’universo. Il nuovo atto è un grande impulso a ricordare questa verità, che deve essere presente nella vita di ogni cristiano”.

Quest’atto di rinnovazione corona le celebrazioni iniziate l’anno scorso per il centenario della consacrazione fatta il 27 luglio 1920, occasione in cui i Vescovi polacchi implorarono il soccorso divino contro l’avanzata dell’Armata Rossa, ottenendo la vittoria il mese successivo nonostante la loro inferiorità numerica.

Alpinista cattolico porta la statua della Madonna in cima all’Everest

Abraham Tagit Sorang, un cattolico indiano di ventiquattro anni, ha realizzato il suo sogno di scalare il Monte Everest. Il giovane pratica alpinismo dal 2013 e negli ultimi quattro anni si è preparato a scalare la vetta più alta del mondo. La scalata è iniziata il 30 maggio e la mattina del giorno seguente, festa della Visitazione della Madonna, è stata raggiunta la meta desiderata.

Per celebrare l’impresa e ringraziare per il successo ottenuto, Abraham ha lasciato sulla vetta dell’Everest una statuetta della Santissima Vergine e un rosario che ha sempre portato con sé nelle sue spedizioni. “Da quando mia madre è morta nel 2003, la Vergine è diventata mia Madre”, ha dichiarato il ragazzo.

Secondo l’agenzia di stampa ANS, Abraham, che è membro dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, “dice di essere consapevole che la montagna più difficile da scalare è quella della santità, che intende raggiungere attraverso il suo servizio nella Chiesa”. Nato in una famiglia protestante, il giovane si è convertito alla Chiesa cattolica nel 2000.

Misure di sostegno alla famiglia in Ungheria

In una conferenza realizzata in giugno, il ministro ungherese per la famiglia, Katalin Novák, ha mostrato i buoni risultati delle recenti misure attuate nel suo paese per sostenere le istituzioni religiose e la famiglia. In questo senso, ha dichiarato: “Noi non solo proclamiamo e parliamo di un ipotetico rinnovamento cristiano, ma abbiamo deciso di prendere le misure necessarie”. Secondo i dati Eurostat, l’Ungheria è il paese dell’Unione Europea che proporzionalmente concede più fondi a chiese e ad istituti di istruzione religiosi.

Infatti, le statistiche evidenziano il miglioramento ottenuto dal 2010: sempre più bambini nascono all’interno del matrimonio, mentre il numero di aborti è sceso notevolmente e l’attuale tasso di divorzio è il più basso degli ultimi sessant’anni. Inoltre, il numero di istituzioni educative religiose e di bambini in esse iscritti è raddoppiato, tremila chiese sono state restaurate e centotrenta sono state costruite.

Sacerdote ghigliottinato dai nazisti sarà beatificato

Don Giovanni (Jan), ucciso dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, sarà beatificato nella Cattedrale di Cristo Re a Katowice, in Polonia, il 20 novembre. Il sacerdote aveva ottenuto il riconoscimento ufficiale del suo martirio il 29 novembre 2019, ma la cerimonia di beatificazione, originariamente prevista per ottobre 2020, era stata rinviata a causa della pandemia di COVID-19.

Ordinato sacerdote pochi mesi prima che le truppe tedesche invadessero la Polonia, Don Macha faceva parte di un gruppo di resistenza e prestava aiuto alle famiglie che avevano perso i loro cari nei combattimenti. La Gestapo lo arrestò il 5 settembre 1941 in una stazione ferroviaria di Katowice, condannandolo più tardi a morte. Fu ghigliottinato il 3 dicembre 1942 in una prigione della città.

Don Macha aveva solo ventotto anni e poco più di tre anni di sacerdozio. Il suo corpo non è stato mai trovato.

Storica chiesa in Canada è bersaglio di un attentato

Il 30 giugno la chiesa di San Giovanni Battista nella città di Morinville, nella provincia di Alberta, si è aggiunta ai numerosi edifici religiosi distrutti o vandalizzati recentemente in Canada. Le autorità locali hanno definito l’incendio, che ha ridotto il tempio in cenere, un crimine d’odio.

La Chiesa di San Giovanni Battista prima e dopo l’incendio, definito un crimine d’odio dalle autorità locali

Da parte sua, il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha espresso il suo dolore per l’accaduto e ha condannato gli attacchi, affermando che “distruggere i luoghi di culto non è la strada da seguire”.

Gli abitanti di Morinville, che hanno assistito al crollo del campanile e del tetto dell’edificio, circondati dalle fiamme, affermano che la chiesa centenaria era “il cuore e l’anima” della città. La sua perdita è molto significativa per la regione.

Cattolici subiscono un attacco violento durante una processione a Parigi

Il 29 maggio, una processione tenuta in memoria del 150° anniversario del martirio di vari cattolici giustiziati dalla Comune di Parigi – il regime anticlericale che governò la città dopo la Guerra Franco-Prussiana del 1870 – è stata violentemente interrotta da gruppi contrari alla Chiesa.

La cosiddetta Marcia dei Martiri doveva seguire un percorso di quattro chilometri che sarebbe culminato nella Chiesa di Notre-Dame-des-Otages, costruita in onore dei martiri uccisi il 26 maggio 1871. Già all’inizio del percorso, il gruppo di circa trecento persone, composto per la maggior parte da famiglie e che includeva bambini e anziani, è stato bersaglio di fischi e insulti. La situazione è peggiorata quando una cinquantina di militanti anti-sistema hanno attaccato fisicamente i partecipanti all’atto religioso. Due persone anziane sono state gettate a terra dagli aggressori e un fedele ha dovuto essere ricoverato in ospedale con una grave ferita alla testa.

Nei video postati sui social media, si vedono individui vestiti di nero colpire i fedeli costretti a rifugiarsi in una chiesa vicina fino a quando le autorità non hanno preso il controllo della situazione.

Sull’atto perpetrato, il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha dichiarato: “La libertà di culto deve essere esercitata con totale serenità nel nostro paese. Il nostro pensiero va ai cattolici di Francia”.

Processione eucaristica per chiedere protezione contro il COVID-19

Il Santissimo Sacramento ha percorso le vie di Weliweriya, in Sri Lanka, il 27 giugno, in un momento in cui i luoghi di culto erano rimasti chiusi nel paese. L’iniziativa era partita da Don Roshan Fernando, parroco della Chiesa di Sant’Antonio, e il suo scopo principale era quello di pregare per le benedizioni del cielo e chiedere la protezione contro la pandemia di COVID-19.

Dalle porte delle loro case, i fedeli aspettavano il passaggio del veicolo che portava la custodia con l’Eucaristia, accompagnata da Don Fernando, che li benediceva.

Gli studi rivelano: la pratica della religione è benefica per la salute

Uno studio realizzato dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health, che ha confrontato i dati sulla partecipazione a servizi religiosi e la mortalità tra le donne, ha dimostrato che la pratica della religione porta benefici alla salute.

Sono stati raccolti dati di oltre settantaquattromila donne, prendendo in considerazione i precedenti clinici, lo stile di vita e i fattori demografici. I risultati rivelano che le donne che frequentano la Messa o vanno in chiesa a pregare almeno una volta alla settimana presentano un rischio ridotto del 27% di sviluppare malattie cardiovascolari e una probabilità ridotta del 21% di ammalarsi di cancro.

 

 

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