Indigene impediscono l’azione di vandale femministe

La Basilica Minore di San Lorenzo Martire, a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, è stata il bersaglio di un atto vandalico da parte delle femministe lo scorso ottobre, durante la Messa domenicale celebrata da Mons. Sergio Alfredo Gualberti Calandrina, Arcivescovo Metropolitano. L’attacco ha avuto luogo per protestare contro la morale cattolica anti-abortiva. Le responsabili dell’aggressione hanno riempito di graffiti le pareti del tempio e vi hanno affisso manifesti, ma sono state sorprese da un gruppo di donne indigene che, prese de zelo per la casa di Dio, le hanno cacciate da lì a colpi di frusta.

Interrogata dalla stampa locale sul loro atteggiamento, una delle donne indigene ha affermato: “Dato che nessuno ha reagito, abbiamo dovuto correre a prendere le nostre fruste per difendere la chiesa, di fronte a quello che stava succedendo”. Un’altra signora indigena ha aggiunto, mostrando la sua frusta: “Faremo lo stesso con tutte le persone che vengono qui con l’intenzione di mancare di rispetto o di commettere atti cattivi”.

Cattedrale ucraina sarà restituita alla Chiesa Cattolica

Nel prossimo mese di giugno, la Cattedrale di San Nicola a Kiev tornerà alla legittima proprietà della Chiesa Cattolica. Più di novant’anni fa, il regime comunista soppresse il culto in quello che era il principale tempio del paese e lo confiscò, trasformandolo in un magazzino. Durante la seconda guerra mondiale, la cattedrale subì diversi attacchi. Restaurata alla fine del conflitto, ha ospitato gli Archivi della Regione di Kiev ed è stata utilizzata come sala da concerto.

In un comunicato pubblicato sul sito religioso risu.ua, la Chiesa in Ucraina afferma che, “grazie agli sforzi di molti fedeli, la giustizia storica sarà ripristinata e il santuario cristiano potrà tornare in seno alla Chiesa”.

Pubblicato un libro sulla viticoltura monastica

È stato pubblicato in Francia il libro I vignaioli del Cielo, scritto da Marc Paitier. L’opera tratta del simbolismo del vino e della vite nella Sacra Scrittura e fornisce una descrizione della storia della viticoltura monastica e del ruolo essenziale dei religiosi nella costruzione della Civiltà Cristiana.

Il bel video promozionale dell’opera presenta il lavoro attuale dei benedettini dell’Abbazia di Barroux, con il seguente testo: “Dopo la caduta dell’Impero Romano, i monaci divennero gli architetti di un nuovo mondo. La loro opera di edificazione attinse alle fonti sacre della Bibbia. La vigna che fiorì intorno ai monasteri è l’espressione viva di questa civiltà. Abbellisce il paesaggio della Francia rurale: la sua storia, i suoi costumi, la sua cultura. Scomparsa duecento anni fa, fiorisce oggi”.

Beatificati i martiri cappuccini della guerra civile spagnola

Il 6 novembre il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il Cardinale Marcello Semeraro, ha presieduto la cerimonia di beatificazione di tre religiosi cappuccini martirizzati durante la Guerra Civile Spagnola. Hanno concelebrato la solenne Eucaristia realizzata nella Basilica di Santa Maria de la Seu, a Manresa, il Nunzio Apostolico per la Spagna, l’Arcivescovo Bernardito Cleopas Auza e Vescovi di diverse diocesi vicine.

Tra gli anni 1936 e 1939, molti cappuccini furono assassinati in odio alla Fede in Catalogna. Ventisei erano già stati beatificati e ad essi si sono aggiunti: Fra Benito de Santa Coloma, Fra Domingo de Sant Pere de Riudebitlles e Fra José Oriol de Barcelona.

Inaugurata la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia

In Bahrain, piccolo paese sul Golfo Persico, è stata ufficialmente inaugurata, dal re Hamad bin Isa Al Khalifa, la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia. L’atto ha avuto luogo il 9 dicembre e il giorno seguente c’è stata la cerimonia di dedicazione del tempio, presieduta dal Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

L’edificio, che ha una capienza di duemilatrecento persone, è stato costruito su un terreno donato dal monarca, ad Awali, un piccolo comune nel centro del paese. Si tratta del più grande luogo di culto cattolico nella regione ed è destinato a convertirsi in un punto di riferimento per i fedeli di tutta l’Arabia Settentrionale, in particolare dell’Arabia Saudita, dove è vietata la pratica di qualsiasi religione diversa dall’Islam.

La Vergine del Pilar sale a bordo di un sottomarino spagnolo

Alla presenza di una delegazione guidata dal Vice Ammiraglio Pedro Luis de la Puente García-Ganges, Ammiraglio capo dell’Arsenale di Cartagena, una statua di Nostra Signora del Pilar è stata benedetta nella sua basilica di Saragozza per accompagnare l’equipaggio del moderno sottomarino Isaac Peral, della Marina spagnola. Dopo la benedizione, la statua è stata consegnata al comandante di chiglia dell’imbarcazione, il Capitano di Corvetta Manuel Corral, originario della capitale aragonese.

La Vergine del Pilar è la patrona della Flotta Sottomarina dell’Armata Spagnola dal 1946. L’origine di questo patronato risale all’anno 1889, quando l’ufficiale Isaac Peral fece la prima immersione a bordo del suo sottomarino e si affidò a Lei perché proteggesse lui e tutto l’equipaggio.

Cattedrale colpita da colpi d’arma da fuoco in Birmania

La Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù a Pekhon, in Birmania, è stata colpita da pesanti colpi di arma da fuoco dell’esercito nazionale la notte del 10 novembre, secondo le informazioni di padre Giulio Oo, sacerdote diocesano.

Questo paese del sud-est asiatico ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1948 e da allora è stato teatro di frequenti conflitti. Come ha spiegato il sacerdote, la chiesa serve come luogo di rifugio e protezione per centinaia di persone quando scoppiano i combattimenti nel mezzo della violenta guerra civile, descritta come la più lunga del mondo, che infuria in Birmania.

 

La lava del Cumbre Vieja rispetta la Vergine di Fatima

Monumento a Nostra Signora di Fatima durante l’eruzione del Cumbre Vieja, La Palma (Spagna)

Dopo diverse settimane di eruzione, il vulcano Cumbre Vieja di La Palma, nelle isole Canarie, non sembra dare segnali di diminuzione dell’attività. Ovunque passino, le colate laviche trasformano immense aree verdi in terra grigia e fumante. Tuttavia, in mezzo a tanta desolazione, è rimasto qualcosa che porta speranza agli abitanti dell’isola: un monumento dedicato alla Madonna di Fatima, situato a circa cinquecento metri dalla bocca del vulcano, che è stato rispettato dall’inclemenza della lava e rimane intatto tra cumuli di cenere e terremoti.

La storia del monumento è strettamente legata alle eruzioni vulcaniche ed è il frutto di una promessa. Nel 1949, il vulcano San Juan eruttò, spargendo la sua lava distruttiva sul lato orientale dell’isola, verso l’eremo di San Nicola di Bari, di valore non solo religioso ma anche artistico e storico. L’allora parroco di Las Manchas, Don Blas Santos Pérez, promise alla Madonna di Fatima che avrebbe costruito un monumento in suo onore se Lei avesse salvato la cappella dal fuoco. Nei giorni seguenti la colata lavica deviò e, qualche tempo dopo, il monumento fu eretto.

Lì, dunque, si trova la statua della Santissima Vergine, risparmiata dalla distruzione del Cumbre Vieja, come a ricordare la promessa secondo cui, dopo tutte le catastrofi da Lei profetizzate a Fatima, il suo Cuore Immacolato trionferà.

 

 

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